Innanzitutto, con l’intelligenza artificiale, le persone pensano meno e tendono a fidarsi del risultato fornito dal computer. Quindi si avrebbe una società indottrinata, più pilotabile dalle industrie e da chi detiene il potere.
Poi, ricordo che l’intelligenza artificiale non è altro che un’interrogazione al grosso database (fonte di informazioni variegate), usando il comando IF (in italiano SE: se ottieni questo valore fai A, altrimenti fai B). Quindi si capisce subito quanto sia riduttiva la parola intelligenza. Per paragone il cervello umano non è binario nelle decisioni (o questo o quell’altro) ma lavora, per mezzo di informazioni (vista, olfatto, udito, gusto, tatto, pensiero...) elaborate tutte insieme, da miliardi di neuroni, anche con le intuizioni e l’emotività, cosa che nessuna macchina potrà mai fare. L’unica utilità valida che può avere l’intelligenza artificiale è dare soluzioni per problemi sequenziali step a step, come per esempio le ricette cucina. Luca Mombelli
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