Cos'è l'anima? Dove si trova? Da dove viene? Sin dalle origini della sua esistenza l'uomo ha tentato di rispondere nei modi più diversi a tali interrogativi, nell'ambito di una riflessione sull'anima che ci accompagna da sempre. Scrivere una storia del concetto di anima, significa cercare i punti di contatto tra posizioni molto diverse, quando non opposte. L'anima infatti non è mai stata un oggetto univoco, ben definito, semplice, evidente. L'autore approfondisce in modo rigoroso nella pluralità di senso che è intrinseca al concetto e che è espressione di una varietà e di una ricchezza sorprendenti. Infatti, trasformandosi continuamente, l'anima ha sempre fatto ritorno dopo ogni dichiarazione di morte, di volta in volta trasfigurata da nuove idee o da rinnovate polemiche, ma capace di adeguarsi a ognuna di esse. Il relatore passerà in excursion le concezioni antiche di anima: Socrate, Platone, passando per la svolta cristiana di Sant'Agostino, arrivando al razionalismo di Spinoza, all' empirismo di Hume, all'idealismo di Schopenhauer e terminando con il cognitivismo delle neuroscienze.
Luca Vanzago,ricercatore presso l'Università di Pavia dove insegna Gnoseologia nel corso di laurea in Filosofia, e Storia della filosofia nel corso di laurea in Psicologia. Ha scritto numerose opere tra le quali spiccano "Dubitare, riflettere, argomentare. Percorsi di filosofia teoretica", "soggetto, persona e fabbricazione dell'identità. Casi antropologici e concetti filosofici", "Merleau-Ponty" e "breve storia dell'anima".
Bibliografia
Ha pubblicato Modi del tempo (Mimesis 2001) e L’evento del tempo (Mimesis 2005), oltre a numerosi saggi su riviste e libri italiani e internazionali.
Perché il nostro livello di attenzione aumenta ogni volta che sfogliamo le pagine della cronaca o veniamo a conoscenza di un delitto? Perché ai ragazzi piacciono così tanto i videogiochi violenti? Da cosa nasce l’impulso a uccidere nei serial killer? Perché, insomma, l’essere umano è così attratto dal male? A queste e a molte altre domande risponde Valter Tucci, psicologo, genetista e direttore del laboratorio di genetica ed epigenetica del comportamento dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, in quello che si profila come un vero e proprio viaggio alla ricerca dei geni del male. Partendo dalla domanda più importante di tutte – cosa ci rende umani, visto che condividiamo con altre specie un numero elevatissimo di geni e molti comportamenti istintivi? – Tucci delinea l’origine primitiva del male e il suo ruolo nell’evoluzione della nostra specie, chiarendo il funzionamento dei geni e dei meccanismi epigenetici e come entrambi controllino le nostre ansie, il nostro livello di aggressività e la nostra intelligenza. Scopriremo così che i confini tra fare del bene e fare del male sono molto meno solidi di quel che si pensa: i nostri comportamenti dipendono infatti da processi biologici che derivano sia dal nostro patrimonio genetico sia dagli eventi esterni, al punto che un trauma subìto dopo la nascita può influenzare lo sviluppo del cervello fino a scatenare comportamenti antisociali da adulti. Nei Geni del male Valter Tucci illustra con rigore e chiarezza le ultimissime scoperte scientifiche sui comportamenti malvagi che mettono in pericolo la nostra vita e l’intera umanità. E ci accompagna in un affascinante viaggio tra scienza e storia per scoprire perché «non esiste un cervello che sia immune dal male».
Valter Tucci, è direttore del laboratorio di Genetica ed epigenetica del comportamento dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Laureato in psicologia, dopo una specializzazione in medicina ha vinto una borsa di studio del CNR per gli Stati Uniti, è stato chiamato dal Dipartimento di Anatomia e neurobiologia della Boston University e ha successivamente lavorato presso il prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT). Nel 2003 è tornato in Europa e dopo un lungo periodo a Oxford si è trasferito a Genova. A fine agosto é uscito il suo libro I geni del male (Longanesi).
Che cos’è la mente? È soltanto una retedi100 miliardi di neuroni e 1000 volte 1000 miliardi di punti di contatto tra le cellule nervose, le sinapsi, collegate da oltre 100.000 chilometri di fibre nervose? Noi siamo solo il nostro cervello? La nostra personalità, il nostro carattere, la nostra morale derivano solo dalla base genetica?Quanta parte hanno, sul loro sviluppo, l’ambiente educativo e il percorso di crescita? Esiste in noi la capacità di scegliere cosafare? In altre parole esiste il libero arbitrio? Dopo le recenti scoperte delle neuroscienze,il diritto penale dovrebbesempre prendere in considerazione la fase di sviluppo e fattori psichiatrici e neurologicio può ancora appellarsi, come oggigiorno, alla responsabilità individualefondata sulla libertà di intendere e volere? Dick Swaab, nella sua conferenza tratterà questi e altri temi, legati alla mente,all’anima,al libero arbitrio ealle responsabilità morali.
Dick Swaab, è stato direttore dell'Istituto olandese per la ricerca sul cervello dal 1978 al 2005. Dal 1979 è professore di neurobiologia presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Amsterdam. Nel 1985 ha fondato la Netherlands Brain Bank ed è stato direttore fino al 2005. Dal 1978 è professore neuropsichiatrico del Leader Research Team, Neth. Inst for Neuroscience, un istituto della Royal Netherlands Academy of Arts and Sciences (KNAW), ed è stato nominato Qiu Shi Professor presso l'Università di Zhejiang, Hangzhou, P.R. Cina. I suoi principali interessi di ricerca si concentrano sulla differenziazione sessuale del cervello umano in relazione all'identità di genere e all'orientamento sessuale, all'invecchiamento del cervello e del morbo di Alzheimer e alla base neurobiologica della depressione e del suicidio. Ha pubblicato oltre 600 articoli su riviste SCI, è autore di oltre 200 capitoli di libri e ha curato più di 90 libri. Swaab ha fatto da mentore a 87 dottorandi da cui 20 sono ora professori a pieno titolo. È autore della monografia in due volumi "The Human Hypothalamus" che è apparso nella serie Handbook of Clinical Neurology, Elsevier e del best seller olandese "We are our Brains", che ha venduto più di 450.000 copie nei Paesi Bassi e che è tradotto in 15 Lingue. Questo libro è stato più di 2 anni nella lista dei bestseller olandesi, 7 settimane anche come #1. C'è anche una versione per bambini del libro (Tu sei il tuo cervello). Nel 2016 Swaab ha pubblicato un secondo libro per il grande pubblico "Our Creative Brain", che è stato bestseller dalla prima settimana. Il fattore H di Swaabs è 90.
Bibliografia
Ha pubblicato: Noi siamo il nostro cervello e Il cervello Creativo.