Athena cultura intende proporre dal 2023 un nuovo ciclo di conferenze. Dopo le paure del Ventunesimo secolo, ed un biennio caratterizzato da una inimmaginabile pandemia che ci ha lasciato immaginare le peggiori distopie, siamo pronti ad affrontare questo nuovo filone sotto varie sfaccettature: economica, letteraria, sociologica, filosofico-psicanalitica. Lo sguardo ottimistico non potrà certo cancellare le preoccupazioni per le crisi climatiche, migratorie, virologiche e le nuove sfide delle biotecnologie. Ma piuttosto che improduttive antiutopie, vogliamo credere che il cammino dell’umanità sia ancora lungo. Dove le luci e le ombre si incontrano si tratta di operare per coltivare ragionevoli speranze. Quale sarà la buona vita 3.0 dell’essere umano nell’era dell’intelligenza artificiale, in un mondo globalizzato e impari? Quali lezioni tratte per invertire la rotta? Quali saperi saranno necessari all’educazione del futuro e con quale etica dovremo affrontare le giuste scelte esistenziali? Cambierà il senso della nostra vita e quale sarà una vita felice?
La Coscienza
La comprensione dei meccanismi della coscienza rappresenta forse la maggiore sfida per la scienza moderna, e certamente per la nostra comprensione dei meccanismi cerebrali. Il genetista e neuroscienziato Edoardo Boncinelli e il neuroscienziato ed etologo Giorgio Vallortigara sviluppano un dialogo serrato sui maggiori problemi che circondano la natura della coscienza. Tutti sappiamo soggettivamente che cos'è, ma manca una sensata conoscenza della sua natura e delle sue basi materiali. Quali sono le basi neurali della coscienza? E qual è la sua funzione biologica? La coscienza è presente soltanto negli esseri umani o anche negli altri animali? Sarà possibile realizzarla in una macchina?
Edoardo Boncinelli,Genetista e divulgatore scientifico italiano (n. Rodi 1941). Laureatosi in fisica all’Università di Firenze, si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare con particolare riferimento allo sviluppo embrionale degli animali superiori e dell’uomo. L’approfondimento dei meccanismi di formazione dell’asse corporeo e della corteccia cerebrale ha portato la sua ricerca a intrecciarsi con le neuroscienze e con l’indagine delle funzioni mentali superiori. Dal 1968 al 1992 ha lavorato presso l’Istituto internazionale di genetica e biofisica del CNR di Napoli; trasferitosi a Milano, ha diretto il laboratorio di biologia molecolare presso l’Istituto scientifico universitario “San Raffaele” e il Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del CNR. Attualmente insegna biologia e genetica all’Università Vita-Salute “San Raffaele” (Milano). A lui e al suo gruppo di lavoro si deve l’individuazione di una famiglia di geni atti al controllo del corretto sviluppo corporeo. Accanto all’attività di ricerca scientifica B. ha intrapreso una brillante carriera come saggista e divulgatore scientifico; tra i suoi libri si ricordano L’anima della tecnica (2006, vincitore del premio letterario Merck Serono); Lettera a un bambino che vivrà 100 anni (2010), sulle nuove frontiere della genetica; nel 2012, La scienza non ha bisogno di Dio, Quel che resta dell'anima e La vita della nostra mente; l'autobiografia Una sola vita non basta. Storia di un incapace di genio (2013); Noi che abbiamo l'animo libero (con G. Giorello, 2014); Genetica e guarigione (2014); tutti nel 2015, Homo faber (con G. Sciarretta), Noi siamo cultura, I sette ingredienti della scienza, il saggio bilingue Perché si mangia? - Why do we eat? e La forma universal di questo nodo. La cultura di Dante (con M. Arcangeli); entrambi nel 2016, Contro il sacro. Perché le fedi ci rendono stupidi e L'incanto e il disinganno: Leopardi (con G. Giorello); nel 2017, Io e lei. Oltre la vita e Le magnifiche 100. Dizionario delle parole immateriali (con M. Arcangeli); La farfalla e la crisalide. La nascita della scienza sperimentale (2018); Il male. Storia naturale e sociale della sofferenza (2019); nel 2020, Essere vivi e basta.
Bibliografia
Ha pubblicato, tra l’altro, Lo scimmione intelligente. Dio, natura e libertà (con Giulio Giorello, BUR, Rizzoli,2009), Perché non possiamo non dirci darwinisti (Rizzoli, 2009), Io e lei (Guanda, 2016) e La farfalla e la crisalide (Raffaello Cortina, 2018). Sempre con Giorello ha scritto Noi che abbiamo l’animo libero (Longanesi, 2014) e L’incanto e il disinganno: Leopardi. Poeta, filosofo, scienziato (Guanda, 2016).
Cronache dal limite e Il principio di indeterminazione; nel 2022, la raccolta di aforismi Arcibaldone e il saggio Umano. B. è collaboratore del “Corriere della Sera”. Libri di Edoardo Boncinelli nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese.
Giorgio Vallortigara, è professore di Neuroscienze presso il Centre for Mind-Brain Science dell’Università di Trento, di cui è stato anche direttore per vari anni Adjunct Professor presso la School of of Biological, Biomedical and Molecular Sciences dell’ Università del New England, in Australia. È autore di più di 300 articoli scientifici su riviste internazionali (con oltre 20.000 citazioni, h-index Google Scholar: 79) e di alcuni libri a carattere divulgativo. - Cervello di gallina. Visite (guidate) tra etologia e neuroscienze, vincitore del Premio Pace per la divulgazione scientifica nel 2006 - Nati per credere - La mente che scodinzola, selezionato dalla Giuria Scientifica del Premio Galileo 2013 - Cervelli che contano - Piccoli equivoci tra noi animali - Da Euclide ai Neuroni. Ha inoltre pubblicato nel 2013 la monografia “Divided Brains” per Cambridge University Press. Nel 2011 ha ottenuto uno dei prestigiosi ERC Advanced Research Grant della Comunità Europea e nel 2019 un secondo ERC Advanced Research Grant. Nel 2016 ha ottenuto il Premio internazionale Geoffroy Saint Hilaire per l’etologia, e una laurea honoris causa dall’Università della Ruhr, in Germania. È socio dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e Fellow della Royal Society of Biology.
Bibliografia
È autore di più di 170 articoli scientifici su riviste internazionali (con oltre 3000 citazioni) e di alcuni libri a carattere divulgativo: Altre Menti (Il Mulino, 2000), Cervello di gallina. Visite (guidate) tra etologia e neuroscienze, (Bollati-Boringhieri, 2005, vincitore del Premio Pace per la divulgazione scientifica nel 2006) e del recente Nati per credere (con V. Girotto e T. Pievani, Codice, 2008).
Oltre alla ricerca scientifica svolge un’intensa attività di divulgazione, collaborando con le pagine culturali di varie testate giornalistiche e riviste, quali il Sole 24 Ore e Le Scienze. Libri di Giorgio Vallortigara nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese.
Neurobiologia della morale
Da dove viene la morale? Su che cosa poggiano i nostri valori? Come riusciamo a sapere cosa è bene e cosa è male? Per secoli filosofi e teologi hanno indagato la natura umana alla ricerca di una risposta. Molte sono state le intuizioni brillanti e le argomentazioni sottili. Solo oggi, però, quelle intuizioni e argomentazioni possono trovare un “saldo” legame con la storia evolutiva che ha permesso a noi e al nostro cervello di diventare quelli che siamo. Patricia Churchland ci invita a fare i conti con i processi e i meccanismi biologici che hanno contribuito a plasmare forme e modi del nostro dover essere morale. Le scoperte più recenti nell’ambito della biologia evoluzionistica, della genetica e delle neuroscienze cognitive diventano così gli strumenti essenziali per orientarsi nell’intricata selva delle questioni morali. Non si tratta, però, di cedere alla tentazione di un facile scientismo ma di riconoscere che solo se scopriamo cosa ci renda capaci di prenderci cura di noi e degli altri possiamo capire come l’animale sociale Homo sapiens sia diventato un animale morale.
Patricia Churchland,è professoressa emerita di filosofia presso l’Università della California a San Diego. Tra i fondatori della neurofilosofia, da molti anni si dedica al tentativo di applicare le più recenti acquisizioni delle neuroscienze alle grandi questioni filosofiche. Tra i suoi libri tradotti in italiano: Il cervello computazionale (con T.J. Sejnowski, il Mulino 1995), Neurobiologia della morale (Raffaello Cortina, 2012), L’io come cervello (Raffaello Cortina, 2014).
Bibliografia
Tra i suoi libri tradotti in italiano: Il cervello computazionale (con T.J. Sejnowski, il Mulino 1995), Neurobiologia della morale (Raffaello Cortina, 2012), L’io come cervello (Raffaello Cortina, 2014).
Traduzione in simultanea da inglese ad italiano. Entrata libera. Per partecipare alla conferenza Online, via piattaforma Zoom, fare clic con il tasto sinistro del mouse, sul seguente link: https://us02web.zoom.us/j/85230603148
Diversi: il genere attraverso gli occhi di un primatologo
Quanto sono diversi uomini e donne? Differiscono naturalmente o artificialmente? Troviamo le stesse differenze nei nostri simili primati? Le scimmie imparano anche ruoli sessuali, o il "genere" è unicamente umano? In DIFFERENTI, il primatologo di fama mondiale Frans de Waal attinge dagli studi del comportamento umano e animale per sostenere che una distinzione tra sesso (culturale) e (biologico) è utile per attirare l'attenzione sull'eterna interazione tra natura e cultura. Ma anche se il genere va oltre il sesso, la biologia è sempre parte dell'equazione. Alcune differenze di genere umano sono universali e assomigliano a quelle che si trovano nelle scimmie. La disuguaglianza di genere, tuttavia, è un prodotto della società umana. Le discussioni sull'"ordine naturale" tra i sessi non riescono a distinguere tra dominio fisico e potere politico. Le femmine alfa potenti non sono difficili da trovare negli altri primati, e non tutti i maschi alfa sono bulli. Entrambi i sessi dimostrano capacità di leadership. De Waal è uno dei pochi scienziati a conoscere bene entrambi i nostri parenti scimmie più stretti: scimpanzè e bonobo. Queste due scimmie differiscono in modi sorprendenti. Gli scimpanzè sono dominati dagli uomini e violenti, mentre i bonobo sono dominati dalle donne e pacifici. Inoltre, la vita sessuale dei bonobo include tutte le combinazioni di partner. Lo studio DIFFERENTE fornisce una revisione stimolante del dibattito di lunga data sulle origini del sesso e del genere. De Waal apprezza la sua discussione con i dettagli della sua vita - un'infanzia olandese in una famiglia di sei ragazzi e decenni di guerre accademiche sul terreno per teorie scientifiche obsolete. Discute anche dell'orientamento sessuale, dell'identità di genere e dei limiti di un binario rigoroso. La natura produce più variabilità di quanto la maggior parte delle società umane siano disposte a riconoscere, e i gruppi di primati spesso includono (e tollerano) individui eccezionali.
Frans de Waal, è un biologo e primatologo olandese/americano noto per il suo lavoro sul comportamento e l'intelligenza sociale dei primati.
Bibliografia
Il suo primo libro, Chimpanzee Politics (1982), ha paragonato la schemizzazione e la schemizzazione degli scimpanzè coinvolti nelle lotte di potere con quella dei politici umani. Il suo lavoro scientifico è stato pubblicato in centinaia di articoli tecnici in riviste come Science, Nature, Scientific American, e negozi specializzati nel comportamento animale. I suoi libri popolari - tradotti in più di 20 lingue - lo hanno reso uno dei primatologi più visibili del mondo. I suoi ultimi due libri sono Mama's Last Hug (Norton, 2019) e Different: Gender Through the Eyes of a Primatologist (Norton, 2022). De Waal è C. H. Candler Professor Emeritus all'Università Emory e Distinguished Professor Emeritus all'Università di Utrecht. È stato eletto alla National Academy of Sciences degli Stati Uniti e alla Royal Netherlands Academy of Arts and Sciences. Nel 2007, Time lo ha dichiarato una delle 100 persone più influenti al mondo oggi.
Traduzione in simultanea da inglese ad italiano. Entrata libera.
Il mondo secondo la fisica
Jim Al-Khalili – fisico, divulgatore e autore di veri bestseller – espone l'intera concezione del mondo secondo la fisica attuale. Per farlo, parte dalle basi, dalle fondamenta stesse della trama di cui è fatta la realtà, chiarendo nel dettaglio, per iniziare, i concetti di spazio, tempo, energia e materia. Preparato così il palcoscenico del mondo, alzato il sipario sul racconto, l'autore espone i tre pilastri su cui poggia la fisica moderna: la relatività, la meccanica quantistica e la termodinamica. Questo treppiede è oggi la base più solida che ci sia per capire l'universo in cui abitiamo, ma ancora ci manca il filo che leghi tra loro questi tre settori della ricerca scientifica; un filo che è assolutamente necessario trovare se vogliamo avere una comprensione piena e completa della realtà. Usando la riconosciuta brillantezza della sua scrittura, Al-Khalili ci conduce dall'enorme scala cosmica alla minuscola dimensione quantistica, dai dati consolidati alle speculazioni più audaci, dalle tecnologie più avveniristiche ai fenomeni fisici di tutti i giorni, illuminando con metafore rivelatorie l'affascinante mondo che si nasconde dietro la complessa matematica delle pubblicazioni specialistiche. Tutto il libro è un'ode alla fisica, forse la più radicale delle avventure intellettuali umane, quella che sopra ogni altra ha l'ambizione di indagare i principi ultimi dell'universo. I risultati ottenuti dalla ricerca, soprattutto nell'ultimo secolo, naturalmente ci inorgogliscono, ma non dobbiamo mai dimenticare che sono stati raggiunti anche grazie a valori umani basilari, come l'onestà e la coltivazione del dubbio, sistematicamente praticati dagli scienziati: sono loro la base del successo dell'impresa scientifica. Restano ancora molte frontiere da affrontare nella ricerca senza fine della verità, che è forse la più radicata delle passioni umane. Il Professore ci mostra il mondo meraviglioso della fisica, ma ci sprona anche a continuare l'indagine, a fare nuove domande e tenere sempre alta la nostra curiosità.
Jim Al-Khalili,Docente di fisica teorica presso la University of Surrey, dove tiene anche una cattedra di comunicazione scientifica. Vicepresidente della British Science Association, è anche membro onorario della British Association for the Advancement of Science, membro della Royal Society e Uffi ciale dell’Ordine dell’Impero Britannico (OBE). Nel corso della sua attività ha ricevuto il Michael Faraday Prize e il Kelvin Prize. Come comunicatore, Al-Khalili è spesso presente nei canali televisivi e radiofonici britannici, oltre a scrivere per il «Guardian» e l’«Observer».
Bibliografia
Tra i suoi libri, Quantum. A Guide for the Perplexed (2003); Buchi neri, wormholes e macchine del tempo (2003) e Pathfinders. Per Bollati Boringhieri pubblica: La fisica del diavolo. Maxwell, Schrodinger e i paradossi del mondo (2012); La casa della saggezza. L’epoca d’oro della scienza araba (2013); La fisica dei perplessi. L’incredibile mondo dei quanti (2014), La fisica della vita. La nuova scienza della biologia quantistica, in collaborazione con Johnjoe McFadden (2015), La casa della saggezza. L'epoca d'oro della scienza araba (Bollati Boringhieri 2019) e Sunfall (Bollati Boringhieri, 2019).
Traduzione in simultanea da inglese ad italiano. Entrata libera. Per partecipare alla conferenza Online, via piattaforma Zoom, fare clic con il tasto sinistro del mouse, sul seguente link: https://us02web.zoom.us/j/85261803205
Economia linguistica
Dall’inizio del XXI secolo, assistiamo al consolidamento di un paradigma economico non solo diverso dal precedente ma addirittura rovesciato. Nel mondo produttivo tradizionale, caratterizzato dalla grande industria di tipo fordista, vigeva una dicotomia secca: «o si lavorava o si parlava». Per contro, nell’epoca contemporanea del capitalismo finanziario, della società del rischio e iper-produttiva, lavoro e linguaggio diventano facce della stessa moneta. “Vuoi lavorare? Allora parla!”. Questo cambiamento paradigmatico è il risultato della globalizzazione e della finanziarizzazione, due processi che hanno costretto le imprese a “respirare con il mercato”, a flessibilizzare i modi di lavorare e a minimizzare i costi, ma soprattutto a trasformare la comunicazione in un vero e proprio fattore di produzione all'interno di una trama di reti di produzione e di catene di approvvigionamento planetarie. Gli effetti di questo “lavorare comunicando” sono diversi e notevoli, ma di uno occorre tener conto con particolare attenzione: non si stacca mai! Quando il linguaggio fa parte a pieno titolo della cassetta degli attrezzi, il lavoro lo si porta appresso anche fuori dal lavoro. Il che costringe a riflettere sul rapporto che intercorre tra lavoro e vita, sul senso che il lavoro deve avere affinché la vita sia degna di essere vissuta.
Christian Marazzi, economista svizzero, docente universitario, politico. Laurea in scienze politiche all’Università di Padova, corso di storia economica americana alla London School of Economics, dottorato in scienze economiche alla City University of London con una tesi su Moneta e squilibrio economico. Ha insegnato nelle università di Padova, New York, Losanna, Ginevra ed è docente presso il Dipartimento di lavoro sociale della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Ha svolto attività di economista e ricercatore presso l’Istituto ricerche economiche (IRE) di Lugano, è stato membro attivo della commissione del Ministero dell’industria e dell’economia francese per lo studio del sistema monetario e collaboratore del Dipartimento delle opere sociali del Cantone Ticino. Ha svolto attività politica come indipendente di sinistra ed è stato tra l’altro membro della Commissione federale per le questioni femminili.
Bibliografia
È autore di numerose pubblicazioni in campo socio-economico e politico; in particolare di saggi sulle trasformazioni del modo di produzione postfordista e sui processi di finanziarizzazione, tra le quali segnaliamo: E il denaro va. Esodo e rivoluzione dei mercati finanziari (Bollati Boringhieri, 1998), Il posto dei calzini. La svolta linguistica dell’economia e i suoi effetti sulla politica (2° ed., Bollati Boringheri, 1999), Capitale e linguaggio. Dalla new economy all’economia di guerra (DeriveApprodi 2002), Finanza bruciata (Casagrande, 2009), Il comunismo del capitale. Finanziarizzazione, biopolitiche del lavoro e crisi globale (Ombre corte, 2010), Diario della crisi infinita (Ombre Corte, 2015) e Che cos’è il plusvalore? (Casagrande, 2016).