Il XXI secolo è caratterizzato da un nichilismo molto diffuso, nonché da una decadenza di valori come forse non si era mai vista nella storia dell’Umanità. A questa forma di degrado sociale, dove i sentimenti negativi - quali l’invidia, l’egoismo e la cattiveria - sono diffusissimi, occorre opporsi e ritrovare i giusti e sani valori, rifacendosi ai principi di un’Etica Universale che non segua le mode dei tempi né, tantomeno, sia concepita soggettivamente da ciascun individuo. La tecnologia, per esempio, non ha mai avuto un’etica che la orientasse; così, ad esempio, non ci stupisce il fatto che mediante il telefono cellulare viviamo collegati eppure isolati l’uno dall’altro. E magari succede che il nipote vada a trovare la nonna, la saluti e poi passi il tempo davanti al cellulare invece di interagire con lei. L’essere umano è un animale sociale e ha bisogno degli altri. Il punto più nobile dell'Etica Universale riguarda la giustizia, dove si va a toccare le libertà personali; l'ago della bilancia deve essere sempre orizzontale, vale a dire ad ogni errore deve corrispondere al massimo una sanzione proporzionale e, in casi poco chiari, è preferibile non emettere un giudizio piuttosto che incolpare un innocente. In questo ambito, l'americano John Rawls è unanimemente considerato uno dei più influenti filosofi politici del Novecento. La giustizia è per Rawls " il primo requisito delle istituzioni sociali ", così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Come una teoria, egli argomenta, deve essere abbandonata o modificata se non risulta vera. L'eguaglianza nel godimento delle libertà fondamentali è un diritto assoluto, che non ammette eccezioni né compromessi. Le ineguaglianze economiche e sociali, ad esempio nella distribuzione del potere e della ricchezza, sono giuste soltanto se producono benefici compensativi per ognuno e se sono collegate a cariche e posizioni aperte a tutti. Rawls articola varie tipologie di libertà fondamentali: la libertà politica, la libertà di parola, la libertà di pensiero, la libertà personale e quella di possedere la proprietà privata, la libertà dall'arresto e dalla detenzione arbitrari. Siamo convinti che solo ritornando a creare una società con più Valori e Ideali il Mondo possa migliorare. Se il microcosmo trova serenità, fratellanza e rispetto, anche il Macrocosmo ne trarrà vantaggi e sarà più Umano.
L' evoluzione della conoscenza: dalle origini all' antropogene
Jürgen Renn propone un nuovo modo di pensare la storia della scienza e della tecnologia esaminando il ruolo della conoscenza nelle trasformazioni globali avvenute dalle origini della civiltà all'Antropocene - l'attuale era geologica caratterizzata dal forte impatto delle attività antropiche sul sistema terrestre - e indagandone l'evoluzione attraverso le scienze cognitive, la psicologia sperimentale, le scienze della terra e la biologia evolutiva. Il risultato è una inedita storia della conoscenza intesa come pratica che coinvolge dimensioni mentali, materiali e sociali.
Jürgen Renn, ha studiato fisica alla Libera Università di Berlino e all'Università La Sapienza di Roma. Nel 1987 ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica matematica presso l'Università Tecnica di Berlino. Tra il 1986 e il 1992 ha lavorato come co-editore del "Collected Papers of Albert Einstein" alla Boston University. Tra il 1991 e il 1996 ha co-diretto con Peter Damerow l'"Arbeitsstelle Albert Einstein" presso l'Istituto Max Planck per lo sviluppo umanodi Berlino. Nel 1993/94 è stato visiting professor all'Università di Tel Avive all'ETH di Zurigo. Dalla sua fondazione nel 1994 Renn è direttore del Max Planck Institute for the History of Science (MPIWG) di Berlino. Renn detiene una cattedra onoraria di storia della scienza presso l'Università Humboldt di Berlino e presso la Libera Università di Berlino. Dal 1998 è professore aggiunto di filosofia e fisica alla Boston University. È membro dell'Accademia Leopoldina delle Scienze, dell'Accademia Internazionale per la Storia della Scienza, e fa parte dei consigli esecutivi dell'Iniziativa di eccellenza delle università tedesche di Berlino "Topoi" e del Berliner Antike-Kolleg.
Bibliografia
I suoi scritti includono The Formative Years of Relativity: The History and Meaning of Einstein's Princeton Lectures (con Hanoch Gutfreund, Princeton University Press, 2017) e The Road to Relativity: The History and Meaning of Einstein's"The Foundation of General Relativity", Featuring the Original Manuscript of Einstein's Masterpiece (con Hanoch Gutfreund, Princeton University Press, 2017), e Einstein on Einstein: Autobiographical and Scientific Reflections (con Hanoch Gutfreund, Princeton University Press, 2020.
Traduzione in simultanea da tedesco ad italiano. Entrata libera.
Oltre le passioni tristi: dalla solitudine contemporanea alla creazione condivisa
Miguel Benasayag riprende la celebre diagnosi formulata dodici anni fa con L’epoca delle passioni tristi. La approfondisce, la radicalizza, ma ne fa anche un osservatorio da cui guardare al futuro con forza e speranze inedite. Benasayag descrive un paesaggio sociale devastato dal neoliberismo, dominato dall’individualismo sfrenato, dal mito della prestazione illimitata, dalla competizione senza quartiere. Tutto questo, ci spiega, si traduce in un profondo dolore individuale e in una radicale impotenza collettiva. Siamo vittime di questo malessere, e allo stesso tempo non ce ne rendiamo conto. Un intero mondo costruisce sistematicamente la nostra solitudine, e noi scambiamo questa violenta espropriazione per una perenne inadeguatezza individuale. Di fronte a questo panorama, da un lato Benasayag denuncia la collusione di tutti quei saperi che dovrebbero aiutarci ad affrontare questo oceano di sofferenza individuale e collettiva. Denuncia per esempio la psicologia cognitivista, che rinuncia a interrogare il senso del nostro dolore per promuovere il semplice riadattamento all’economia della prestazione. Ma denuncia anche la psicoanalisi più blasonata, che riconduce la sofferenza umana a una matrice soggettiva e abbandona così il terreno della critica sociale e della proposta politica. Dall’altro lato, Benasayag ci insegna a leggere in filigrana questo scenario di distruzione per valorizzarne le potenzialità inespresse. E, soprattutto, per mostrarci che quelle potenzialità sono alla portata di chiunque di noi. Se le catene del neoliberismo inchiodano ciascuno al proprio posto, Benasayag ci spiega come trasformare quelle catene in legami interpersonali. Se l’individualismo ci divide, Benasayag ci spiega come fare di quella separazione ciò che ci rende prossimi e necessari gli uni agli altri. I vecchi rapporti di potere diventano così il terreno di una nuova comunità di esperienze. E l’epoca delle passioni tristi si rivela come il tempo della creazione condivisa.
Miguel Benasayag,è nato in Argentina, dove ha studiato medicina e nello stesso tempo ha militato nella guerriglia guevarista nelle file dell'ERP (Esercito Rivoluzionario del Popolo). Richiamandosi alla corrente dell'anti-psichiatria e alla psicanalisi esistenzialista, comincia la sua attività clinica e di ricercatore. Ottiene nel 2001 una "HDR", un'abilitazione a dirigere ricerche a Montpellier in Antropologia e Sociologia. Ottiene anche un master in biologia e lavora per anni nell'ambito della neurofisiologia, collaborando anche con il biologo e epistemologo cileno Francisco Varela. Dirige in Argentina i "laboratorios sociales" e dal 2008 il laboratorio di biologia teorica Campo Biologico a Buenos Aires. Oggi vive a Parigi, dove si è occupato per anni di problemi dell'infanzia e dell'adolescenza e della sua attività di ricerca. Continua il suo lavoro di psicanalista e ricercatore nell'interfaccia tra epistemologia e biologia, portando un interesse particolare ai cambiamenti dovuti alla rivoluzione digitale e all'emergenza dei dispositivi di "IA".
Bibliografia
È autore di molti libri, tra i quali, tradotti in italiano: Il mito dell’individuo (2002), Resistere è creare (con Florence Aubenas, 2004), La salute ad ogni costo. Medicina e biopotere (2010). Con Feltrinelli ha pubblicato L’epoca delle passioni tristi (con Gérard Schmit; 2004), Contro il niente. Abc dell’impegno (2005), Elogio del conflitto (con Angélique del Rey; 2008) e Oltre le passioni tristi. Dalla solitudine contemporanea alla creazione condivisa (2015), Oltre le passioni tristi: Dalla solitudine contemporanea alla creazione condivisa (Feltrinelli 2016), Funzionare o esistere? (Vita e pensiero, 2019), La tirannia dell'algoritmo (Vita e pensiero, 2020), Cinque lezioni di complessità (con Teodoro Cohen, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, 2020), La singolarità del vivente (Jaca Book, 2021), Il ritorno dall'esilio (con Bastien Cany, Vita e pensiero, 2022), Corpi viventi. Pensare e agire contro la catastrofe (con Bastien Cany, Feltrinelli, 2022), Malgrado tutto. Percorsi di vita (Jaca Book, 2022), Del dialogo nella complessità (con Teodoro Cohen, PensaMultimedia, 2022).
Traduzione in simultanea da francese ad italiano. Entrata libera.
Etica
Peter Singer viene spesso descritto come il filosofo più influente del mondo. È anche uno dei suoi più controversi. L'autore di libri importanti come la liberazione degli animali, l'etica pratica, la vita ripensante e la morte, e la vita che si può salvare, ha contribuito a lanciare i diritti degli animali e a efficaci movimenti di altruismo, contribuendo allo sviluppo della bioetica. Ora, in Etica nel Mondo Reale, Singer dimostra di essere anche un maestro nel dissezionare importanti eventi attuali in poche centinaia di parole. In questo libro di brevi saggi, applica i suoi modi controversi di pensare a questioni come il cambiamento climatico, l'estrema povertà, gli animali, l'aborto, l'eutanasia, la selezione genetica umana, il doping sportivo, la vendita di reni, l'etica dell'arte ad alto prezzo e i modi per aumentare la felicità. Il cantante chiede se gli scimpanzè sono persone, se il fumo deve essere proibito, o se il sesso consensuale tra fratelli adulti deve essere depenalizzato, e ribadisce la sua tesi contro l'idea che la vita umana sia sacra, applicando le sue argomentazioni ad alcuni casi recenti nei notiziari. Inoltre, esplora, in una forma facilmente accessibile, alcune delle domande filosofiche più profonde, come se qualcosa contasse davvero e quale sia il valore del pallido punto blu che è il nostro pianeta. La raccolta include anche alcune riflessioni personali, come le riflessioni di Singer su una delle sue attività preferite, il surf, e un suggerimento insolito per iniziare una conversazione familiare durante una festa di Natale.
Peter Singer, è nato a Melbourne da una famiglia di ebrei viennesi rifugiatisi in Australia nell'agosto 1938, poco dopo l'Anschluß dell'Austria al Terzo Reich.[1] Dopo gli studi in legge, storia e filosofia presso l'Università di Melbourne, nel 1969 ottiene una borsa di studio presso l'Università di Oxford, dove otterrà il bachelor in filosofia. Inizierà la sua carriera accademica presso La Trobe University, per poi insegnare all'Università Monash. Dal 1999 insegna presso l'Università di Princeton e dal 2005 presso l'Università di Melbourne. Noto soprattutto per essere stato il pioniere del movimento per i diritti degli animali, di cui è tuttora uno degli attivisti più influenti, Singer può essere considerato uno dei pensatori contemporanei più importanti nel campo dell'etica e con le sue tesi, sempre polemiche e al centro di dibattiti, ha incrinato le certezze morali dell'uomo occidentale, mettendo pericolosamente in crisi la "morale tradizionale", cioè quella della "sacralità della vita".
Bibliografia
In Ripensare la vita (1994), Singer propone persino una sorta di nuovo "decalogo", in cui, per esempio, contrappone al "quinto comandamento antico": «tratta ogni vita umana come ugualmente preziosa», un "quinto comandamento nuovo": «non operare discriminazioni sulla base della specie»[2]. Il suo testo più famoso è Liberazione animale (1975), in cui ha esposto le sue tesi contro lo specismo, termine coniato da Richard Ryder sul calco di razzismo e sessismo per riferirsi alla minore considerazione attribuita dagli esseri umani, sul piano morale, alle altre specie animali.
Katarzina de Lazari-Radek, è una filosofa polacca e un assistente all’Istituto di filosofia dell’Università di Łódź . Ha inoltre insegnato in un seminario estivo sull’etica utilitaria presso la Scuola europea di laurea e la scuola di primavera per studenti di dottorato alla scuola di ricerca neerlandese di filosofia. È celebre per la sua collaborazione con il filosofo australiano Peter Singer. Nel loro 2012, 2014 e 2016 le collaborazioni che lei e Singer hanno avviato per spiegare e difendere l'utilitarismo dei fatti e suggeriscono una risoluzione su ciò che il filosofo britannico alla fine del diciannovesimo secolo Henry Sidgwick ha definito "il problema più profondo dell'etica", la razionalità apparente dell'egoismo etico e dell'utilitarismo. Lei e Singer usano una discussione evolutiva per danneggiare l'egoismo, ma lasciare inalterato l'utilitarismo.
Bibliografia
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Traduzione in simultanea da inglese ad italiano. Entrata libera.
L' Etica Universale dai greci ai tempi nostri
Il Prof. Zambelloni partirà dai greci fino ad arrivare ai tempi nostri, passando in carrellata le varie ricerche individuali di Etica Universale dei filosofi più importanti.
Franco Zambelloni, docente di filosofia e saggista.
Bibliografia
Ha scritto: Lo specchio vuoto. Libro per giovani in cerca di buone maniere e Il pittore travestito. Undici disegni di Imre Reiner.
Oltre l' invisibile. Dove Scienza e Spiritualità si uniscono
Noi siamo luce, dobbiamo solo aprire gli occhi." Dopo aver contribuito notevolmente a rivoluzionare il mondo fisico che ci circonda, Federico Faggin ha deciso di andare oltre la materia, oltre il visibile e l'invisibile, e di indagare la fisica dell'ineffabile: "L'avvento dell'intelligenza artificiale, combinato con i principi materialisti e riduzionisti che considerano l'uomo una macchina classica, favorisce una forma di scientismo che sta portando la società umana su una china pericolosa. Se ci consideriamo macchine, saremo prima o poi superati dalle macchine costruite da chi potrebbe controllarci … Per questo è necessaria una nuova scienza che includa la spiritualità e una nuova spiritualità che includa la scienza. Ho chiamato Nousym la loro unione". Oltre l'invisibile è un libro dirompente, coraggioso, profondissimo eppure straordinariamente chiaro, che propone un nuovo sguardo sulle cose, una nuova affascinante teoria della realtà: "Pensiamo che la realtà sia assurda, invece siamo noi che siamo assurdi quando vogliamo forzarla dentro le nostre idee preconcette. Bisogna liberarci dai presupposti errati del pensiero materialista e partire da altre ipotesi, che si concilino con le proprietà strabilianti della fisica quantistica. Occorre dunque una nuova scienza, che, anziché ignorare ciò che contraddice il materialismo e le domande a cui finora non siamo stati in grado di rispondere, parta invece da quelle. Perché è proprio indagando 'l'assurdità' dell'entanglement quantistico, del libero arbitrio e della coscienza, fenomeni che la fisica non riesce a spiegare, che si potrà trovare la risposta.
Federico Faggin,Fisico, inventore e imprenditore italiano. È stato capo progetto e designer dell’Intel 4004, il primo microprocessore al mondo, e lo sviluppatore della tecnologia MOS con porta di silicio, che ha permesso la fabbricazione dei primi microprocessori, delle memorie EPROM e RAM dinamiche e dei sensori CCD, gli elementi essenziali per la digitalizzazione dell’informazione. Nel 1974 ha fondato la Zilog, con cui ha dato vita al famoso microprocessore Z80, tuttora in produzione. Nel 1986 ha co-fondato la Synaptics, ditta con cui ha sviluppato i primi Touchpad e Touchscreen. Il 19 ottobre 2010 ha ricevuto la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione dal presidente Obama, per l’invenzione del microprocessore. Nel 2011 ha fondato la Federico and Elvia Faggin Foundation, una organizzazione no-profit dedicata allo studio scientifico della coscienza, con cui sponsorizza programmi di ricerca teorica e sperimentale presso università e istituti di ricerca statunitensi.
Bibliografia
Tra le sue pubblicazioni: Silicio. Dall'invenzione del microprocessore alla nuova scienza della consapevolezza (Mondadori, 2019), Irriducibile. La coscienza, la vita. i computer e la nostra natura (Mondadori, 2022), Oltre l'invisibile. Dove scienza e spiritualità si uniscono (Mondadori, 2024).