Il XXI secolo è caratterizzato da un nichilismo molto diffuso, nonché da una decadenza di valori come forse non si era mai vista nella storia dell’Umanità. A questa forma di degrado sociale, dove i sentimenti negativi - quali l’invidia, l’egoismo e la cattiveria - sono diffusissimi, occorre opporsi e ritrovare i giusti e sani valori, rifacendosi ai principi di un’Etica Universale che non segua le mode dei tempi né, tantomeno, sia concepita soggettivamente da ciascun individuo. La tecnologia, per esempio, non ha mai avuto un’etica che la orientasse; così, ad esempio, non ci stupisce il fatto che mediante il telefono cellulare viviamo collegati eppure isolati l’uno dall’altro. E magari succede che il nipote vada a trovare la nonna, la saluti e poi passi il tempo davanti al cellulare invece di interagire con lei. L’essere umano è un animale sociale e ha bisogno degli altri. Il punto più nobile dell'Etica Universale riguarda la giustizia, dove si va a toccare le libertà personali; l'ago della bilancia deve essere sempre orizzontale, vale a dire ad ogni errore deve corrispondere al massimo una sanzione proporzionale e, in casi poco chiari, è preferibile non emettere un giudizio piuttosto che incolpare un innocente. Siamo convinti che solo ritornando a creare una società con più Valori e Ideali il Mondo possa migliorare. Se il microcosmo trova serenità, fratellanza e rispetto, anche il Macrocosmo ne trarrà vantaggi e sarà più Umano.
L' evoluzione della conoscenza: dalle origini all' antropogene
Jürgen Renn propone un nuovo modo di pensare la storia della scienza e della tecnologia esaminando il ruolo della conoscenza nelle trasformazioni globali avvenute dalle origini della civiltà all'Antropocene - l'attuale era geologica caratterizzata dal forte impatto delle attività antropiche sul sistema terrestre - e indagandone l'evoluzione attraverso le scienze cognitive, la psicologia sperimentale, le scienze della terra e la biologia evolutiva. Il risultato è una inedita storia della conoscenza intesa come pratica che coinvolge dimensioni mentali, materiali e sociali.
Jürgen Renn, ha studiato fisica alla Libera Università di Berlino e all'Università La Sapienza di Roma. Nel 1987 ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica matematica presso l'Università Tecnica di Berlino. Tra il 1986 e il 1992 ha lavorato come co-editore del "Collected Papers of Albert Einstein" alla Boston University. Tra il 1991 e il 1996 ha co-diretto con Peter Damerow l'"Arbeitsstelle Albert Einstein" presso l'Istituto Max Planck per lo sviluppo umanodi Berlino. Nel 1993/94 è stato visiting professor all'Università di Tel Avive all'ETH di Zurigo. Dalla sua fondazione nel 1994 Renn è direttore del Max Planck Institute for the History of Science (MPIWG) di Berlino. Renn detiene una cattedra onoraria di storia della scienza presso l'Università Humboldt di Berlino e presso la Libera Università di Berlino. Dal 1998 è professore aggiunto di filosofia e fisica alla Boston University. È membro dell'Accademia Leopoldina delle Scienze, dell'Accademia Internazionale per la Storia della Scienza, e fa parte dei consigli esecutivi dell'Iniziativa di eccellenza delle università tedesche di Berlino "Topoi" e del Berliner Antike-Kolleg.
Bibliografia
I suoi scritti includono The Formative Years of Relativity: The History and Meaning of Einstein's Princeton Lectures (con Hanoch Gutfreund, Princeton University Press, 2017) e The Road to Relativity: The History and Meaning of Einstein's"The Foundation of General Relativity", Featuring the Original Manuscript of Einstein's Masterpiece (con Hanoch Gutfreund, Princeton University Press, 2017), e Einstein on Einstein: Autobiographical and Scientific Reflections (con Hanoch Gutfreund, Princeton University Press, 2020.
Alle sorgenti di Siva e Dioniso. Le vie dei misteri tra Oriente ed Occidente
Dioniso è il dio più vicino all'uomo: il divino e l'umano collaborano alla sua nascita e al suo processo vitale. Nell'umano il dio risorge come dimensione estatica e misterica; espandendosi al pathos il dio entra nel tempo. Il mito di Dioniso percorre la storia dell'Occidente, dal tramonto dell'era classica fino all'ellenismo; in quanto dio che muore e rinasce si prolunga nel Cristianesimo. Risorge nel pensiero occidentale. Dioniso attraversa così Euripide, la nascita della tragedia di Nietzsche, ispira il pensiero di Bataille, percorre la storia del selvatico fino agli eremiti e ai banditi medievali, esplode in Picasso, attraversa gli studi di Freud, porta Jung sino in India con le ricerche sulla Kundalini. Si torna all'Oriente, all'origine stessa di Dioniso in Sìva (2600 a.C.), espressione divina del vagabondaggio della mente e dell'erotismo. Questo lavoro si conclude con il poeta K?lid?sa e la sublime poesia che porta alla luce la pienezza e la bellezza del femminile. Questo viaggio non rientra nella storia delle religioni, ma è un tentativo di dare una narrazione all'incontro tra il soma e la psiche visto dalla prospettiva della psicologia del profondo di derivazione junghiana.
Marco Gay,lavora come psicologo, psicoterapeuta e analista junghiano. Vive e lavora nel suo studio privato di Verona. Laureato in filosofia si è formato al C. G. Jung Institut di Zurigo. Ha lavorato per sei anni alla clinica Zürichberg. Docente e analista didatta del CIPA (Centro Italiano di Psicologia Analitica) dal 1982 al 1993. Co-fondatore, membro del direttivo e docente della scuola Li.S.T.A (Scuola di specializzazione in psicoterapia ad orientamento junghiano) di Milano. Co-fondatore dell’associazione culturale Metis Africa. È tra i fondatori della rivista «La pratica analitica» e ha diretto «Immediati dintorni». Ha collaborato negli anni con varie università e istituzioni. Autore di numerosi saggi e pubblicazioni sulla pratica terapeutica, sui processi e dispositivi di cura e sulla dimensione immaginale.
Bibliografia
Alcune delle sue innumerevoli pubblicazioni:
La relazione Analitica, Red, 1998;
Intervento alla tavola rotonda dedicata in Seminari di Jung su Jung Nietzsche: lo Zaratustra di Nietzsche: L’eroe e il comico, Paolo Emilio Persiani Editore (Collana Temenos), 2012;
Archeologie junghiane. L’attualità del Libro Rosso, Paolo Emilio Persiani Editore (Collana Temenos), 2015;
La vergogna in AA.VV, La Geografia delle emozioni, Paolo Emilio Persiani Editore (Collana Temenos), 2016
Considerazioni attuali sull’Ombra in AA.VV, Attualità del pensiero di Carl Gustav Jung. Sguardi, pensieri, riflessioni (2017)
Peter Singer viene spesso descritto come il filosofo più influente del mondo. È anche uno dei suoi più controversi. L'autore di libri importanti come la liberazione degli animali, l'etica pratica, la vita ripensante e la morte, e la vita che si può salvare, ha contribuito a lanciare i diritti degli animali e a efficaci movimenti di altruismo, contribuendo allo sviluppo della bioetica. Ora, in Etica nel Mondo Reale, Singer dimostra di essere anche un maestro nel dissezionare importanti eventi attuali in poche centinaia di parole. In questo libro di brevi saggi, applica i suoi modi controversi di pensare a questioni come il cambiamento climatico, l'estrema povertà, gli animali, l'aborto, l'eutanasia, la selezione genetica umana, il doping sportivo, la vendita di reni, l'etica dell'arte ad alto prezzo e i modi per aumentare la felicità. Il cantante chiede se gli scimpanzè sono persone, se il fumo deve essere proibito, o se il sesso consensuale tra fratelli adulti deve essere depenalizzato, e ribadisce la sua tesi contro l'idea che la vita umana sia sacra, applicando le sue argomentazioni ad alcuni casi recenti nei notiziari. Inoltre, esplora, in una forma facilmente accessibile, alcune delle domande filosofiche più profonde, come se qualcosa contasse davvero e quale sia il valore del pallido punto blu che è il nostro pianeta. La raccolta include anche alcune riflessioni personali, come le riflessioni di Singer su una delle sue attività preferite, il surf, e un suggerimento insolito per iniziare una conversazione familiare durante una festa di Natale.
Peter Singer, è nato a Melbourne da una famiglia di ebrei viennesi rifugiatisi in Australia nell'agosto 1938, poco dopo l'Anschluß dell'Austria al Terzo Reich.[1] Dopo gli studi in legge, storia e filosofia presso l'Università di Melbourne, nel 1969 ottiene una borsa di studio presso l'Università di Oxford, dove otterrà il bachelor in filosofia. Inizierà la sua carriera accademica presso La Trobe University, per poi insegnare all'Università Monash. Dal 1999 insegna presso l'Università di Princeton e dal 2005 presso l'Università di Melbourne. Noto soprattutto per essere stato il pioniere del movimento per i diritti degli animali, di cui è tuttora uno degli attivisti più influenti, Singer può essere considerato uno dei pensatori contemporanei più importanti nel campo dell'etica e con le sue tesi, sempre polemiche e al centro di dibattiti, ha incrinato le certezze morali dell'uomo occidentale, mettendo pericolosamente in crisi la "morale tradizionale", cioè quella della "sacralità della vita".
Bibliografia
In Ripensare la vita (1994), Singer propone persino una sorta di nuovo "decalogo", in cui, per esempio, contrappone al "quinto comandamento antico": «tratta ogni vita umana come ugualmente preziosa», un "quinto comandamento nuovo": «non operare discriminazioni sulla base della specie»[2]. Il suo testo più famoso è Liberazione animale (1975), in cui ha esposto le sue tesi contro lo specismo, termine coniato da Richard Ryder sul calco di razzismo e sessismo per riferirsi alla minore considerazione attribuita dagli esseri umani, sul piano morale, alle altre specie animali.
Katarzina de Lazari-Radek, è una filosofa polacca e un assistente all’Istituto di filosofia dell’Università di Łódź . Ha inoltre insegnato in un seminario estivo sull’etica utilitaria presso la Scuola europea di laurea e la scuola di primavera per studenti di dottorato alla scuola di ricerca neerlandese di filosofia. È celebre per la sua collaborazione con il filosofo australiano Peter Singer. Nel loro 2012, 2014 e 2016 le collaborazioni che lei e Singer hanno avviato per spiegare e difendere l'utilitarismo dei fatti e suggeriscono una risoluzione su ciò che il filosofo britannico alla fine del diciannovesimo secolo Henry Sidgwick ha definito "il problema più profondo dell'etica", la razionalità apparente dell'egoismo etico e dell'utilitarismo. Lei e Singer usano una discussione evolutiva per danneggiare l'egoismo, ma lasciare inalterato l'utilitarismo.
Bibliografia
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Traduzione in simultanea da inglese ad italiano. Entrata libera.
Introduzione a John Rawls
L'americano John Rawls è unanimemente considerato uno dei più influenti filosofi politici del Novecento. La teoria della giustizia rawlsiana " di gran lunga la più influente - e [...] più importante - che sia stata presentata in questo secolo ". La giustizia è per Rawls " il primo requisito delle istituzioni sociali ", così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Come una teoria, egli argomenta, deve essere abbandonata o modificata se non risulta vera, così le leggi e le istituzioni devono essere abolite o riformate se sono ingiuste, anche se fornissero un certo grado di benessere alla società nel suo complesso, in quanto " ogni persona possiede un'inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il benessere della società nel suo complesso può prevalere. Per questa ragione la giustizia nega che la perdita della libertà per qualcuno possa essere giustificata da maggiori benefici goduti da altri " . L'eguaglianza nel godimento delle libertà fondamentali è un diritto assoluto, che non ammette eccezioni nè compromessi. Ogni persona ha un eguale diritto al più esteso sistema di libertà fondamentali , compatibilmente con un simile sistema di libertà per tutti gli altri. Il secondo principio sostiene che le ineguaglianze economiche e sociali, ad esempio nella distribuzione del potere e della ricchezza, sono giuste soltanto se producono benefici compensativi per ognuno e se sono collegate a cariche e posizioni aperte a tutti. Spingendo più nei particolari l'analisi, Rawls articola varie tipologie di libertà fondamentali: a) la libertà politica: diritto di voto, attivo e passivo; b) la libertà di parola e di riunione; c) la libertà di pensiero; d) la libertà personale e quella di possedere la proprietà privata; e) la libertà dall'arresto e dalla detenzione arbitrari. Da sottolineare, infine, l'enfasi con cui Rawls collega i suoi princìpi di giustizia agli ideali democratici del 1789: " possiamo associare alle tradizionali idee di libertà, fraternità ed eguaglianza l'interpretazione democratica dei due princìpi di giustizia nel modo che segue: la libertà corrisponde al primo principio, l'eguaglianza all'idea di eguaglianza del primo principio unita all'eguaglianza di equa opportunità, e la fraternità al principio di differenza ".
Sebastiano Maffettone, è nato a Napoli il 10/04/?48. Laurea in Giurisprudenza presso l?Università di Napoli nel 1970. Curriculum Professore Ordinario di Filosofia Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche della Luiss Guido Carli. E? Master of Science presso la L.S.E. ( University of London). E? stato "Visiting Professor" presso la New York University, Harvard University, e Tufts University. E?membro di numerosi Comitati Scientifici, tra cui la Fondazione Olivetti, la Fondazione Einaudi e la Fondazione Ernst&Young. Dirige due collane editoriali (c/o Liguori e il Saggiatore). Dirige la rivista "Filosofia e questioni pubbliche" (Luiss-Edizioni).
Bibliografia
Pubblicazioni recenti - Fondamenti del liberalismo, Laterza, Roma -Bari, 1996. - Il valore della vita, Mondatori Editore, Milano, 1998. - Etica pubblica, Il Saggiatore Editore, Milano, 2001.
Il Prof. Zambelloni partirà dai greci fino ad arrivare ai tempi nostri, passando in carrellata le varie ricerche individuali di Etica Universale dei filosofi più importanti.
Franco Zambelloni, docente di filosofia e saggista.
Bibliografia
Ha scritto: Lo specchio vuoto. Libro per giovani in cerca di buone maniere e Il pittore travestito. Undici disegni di Imre Reiner.